Informarsi, aiutarsi, affidarsi alla scienza. Online e sui social le storie di chi ha dovuto fare i conti con la meningite. In occasione del World Meningitis Day parte una web-serie di Sanofi Pasteur, realizzata con il patrocinio del Comitato Nazionale contro la Meningite. Un viaggio nella quotidianità stravolta e ricostruita guidato da due testimonial d’eccezione. Perché nessuno si senta più solo. Benvenuti a “FREEDOM, liberi dalla meningite”.

Informarsi sulla meningite e ricordarsi che non è mai possibile dire “a me non accadrà”. Aiutarsi gli uni con gli altri, anche grazie alla forza dell’associazionismo e delle strutture di ascolto. E poi affidarsi alla scienza, ai professionisti della salute, a coloro che aiutano in un percorso difficile. Nasce così “Freedom – Liberi dalla meningite”, la web-serie di Sanofi Pasteur realizzata con il patrocinio del Comitato Nazionale contro la Meningite, il primo gruppo in Italia impegnato nel rappresentare bisogni e diritti, delle persone affette dalla meningite meningococcica e delle loro famiglie, fondato da genitori che hanno perso i propri figli a causa della malattia. Si tratta di uno storytelling multimediale in sette puntate che ci permetterà di incontrare coloro che hanno affrontato nel proprio percorso di vita la meningite. Ad intraprendere questo viaggio, in occasione del World Meningitis Day 2021 di sabato 24 aprile, due testimonial d’eccezione: Federica Maspero e Andrea Lanfri. La web-serie sarà navigabile sul canale YouTube di Sanofi Italia e su www.vaccini.sanofipasteur.it.
Saperne di più è essenziale
Oggi la malattia da meningococco colpisce lungo tutte le fasce d’età, comprese quelle più mature con più del 60% dei casi nella fascia adulta, e può avere un decorso fulminante e può persino portare al decesso in poche ore, anche in presenza di una terapia adeguata. Nei casi più gravi in cui la meningite da meningococco si associa alla sepsi muoiono 4 persone su 10. Fino a 6 persone su 10 che sopravvivono alla malattia presenteranno con sequele transitorie o permanenti. Fino al 30% della popolazione è portatore dell’infezione da meningococco (il batterio si annida nelle mucose) con la potenzialità di trasmetterlo tramite le secrezioni nasali o di sviluppare la malattia invasiva. Dal 2011 al 2018 in Italia sono stati notificati oltre 1400 casi di malattia invasiva da meningococco. Ecco perché è importante anche avere modelli di riferimento che possano scendere in campo per aiutare tutti, chi ne è colpito in prima persona, ma anche chi vede tutto ciò come molto lontano dal proprio vissuto. «Ho imparato che non bisogna dire ‘a me non accadrà’, perché la vita sa essere imprevedibile. Non sfidate il fato, ma affidatevi alla medicina. La sorte non rende immuni», ha dichiarato Amelia Vitiello, Presidente del Comitato Nazionale Liberi Dalla Meningite.

Due speciali testimonial
La web-serie si apre con Andrea Lanfri e Federica Maspero. Trentacinquenne lucchese di nascita, Lanfri è atleta paralimpico con la passione per la montagna. Nel 2015 viene colpito da quello che definisce un “piccolo intoppo”: una meningite fulminante con sepsi meningococcica che gli ha portato via entrambe le gambe e sette dita delle mani. Nel 2016 inizia a correre con un paio di protesi in fibra di carbonio, acquistate grazie ad una raccolta fondi online, crowdfunding, e diventa il primo atleta uomo italiano della storia a correre con doppia amputazione agli arti inferiori sotto i 12 secondi nei 100 metri piani. Oggi Lanfri vanta tre record italiani, un bronzo e un argento agli europei e un argento ai mondiali del 2017. Nel 2018 viene anche pubblicata la sua prima autobiografia: "Voglio correre più veloce della meningite", scritta insieme a Giulia Puviani.
Federica Maspero
Comasca di nascita, questa dottoressa e atleta paralimpica quarantaduenne oggi vive a Cantù. Oncologa di professione, è un’azzurra dell’Atletica Leggera Paralimpica. Nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno in poche ore viene colpita da una meningite fulminante. Subisce l’amputazione sotto il ginocchio di entrambi gli arti inferiori e delle dita delle mani esclusi i pollici, e si risveglia dal coma dopo due mesi. Nonostante la prova durissima, Maspero riesce a reagire prontamente alla sua nuova condizione. Riprende gli studi universitari di medicina, che la porteranno anche a fare un’esperienza lavorativa in un laboratorio biomedico, negli Stati Uniti.